Con l’intento di assicurare una continuità e una stabilità progettuale delle Grandi Mostre, l’esercizio 2022 è risultato particolarmente impegnativo per la realizzazione dell’evento espositivo “Maddalena. Il mistero e l’immagine”, allestito presso i Musei San Domenico. Questa grande mostra ha mirato a indagare, attraverso alcune delle più preziose e affascinanti opere d’arte di ogni tempo, dal III sec. d.C. al Novecento, il mistero irrisolto della figura di Maria di Màgdala. Un percorso grandioso che è iniziato dai precedenti iconografici di epoca classica pre-cristiana, centrati sull’estetica del dolore e la teatralità delle emozioni, lungo il Medioevo il Rinascimento e il Barocco, fino alle rappresentazioni ottocentesche e novecentesche nelle quali la figura di Maddalena è divenuta emblema della protesta e del dramma di un’epoca. L’arte, la letteratura, il cinema hanno dedicato alla figura della Maddalena centinaia di opere e di eventi. Va sottolineato come l’evento abbia richiamato oltre 40 mila visitatori, nonostante il perdurare dei negativi effetti causati dal nuovo incremento dei contagi (che ha scoraggiato in particolare gruppi e scolaresche), le limitazioni imposte dai protocolli sanitari e, non da ultimo, il difficile scenario internazionale venutosi a creare in particolare a causa del conflitto in Ucraina. Ancora una volta Forlì si è confermata quale importante centro culturale e l’esposizione è stata apprezzata da più parti, a livello nazionale e internazionale, come testimoniato dall’apposito rapporto predisposto da Civita che descrive così esiti e caratteristiche peculiari dell’esposizione: “il 39% dei visitatori è venuto per la prima volta in mostra, 2.000 di questi sono stati inglesi e francesi, mentre si conferma una quota elevata di affezionati. Oltre il 20% non era mai stato a Forlì. Più singoli che gruppi, a motivo del Covid, mentre il gradimento è - per generazioni - trasversale. Molto alto anche il target dei visitatori per livello di istruzione: il 51% dei visitatori sono laureati, il 10 % ha una specializzazione post-laurea, mentre il 31% ha un diploma superiore. Le visitatrici donne si confermano al primo posto con oltre il 60%. Va segnalato che la mostra ha anche attivato una speciale collaborazione con diversi musei civici: oltre alla collaborazione con i musei forlivesi vi è stata una speciale collaborazione con Faenza per promuovere il territorio e 71 sono stati poi i musei religiosi italiani collegati all’evento espositivo.” Va segnalato che il 17 marzo scorso è stata inaugurata la nuova grande mostra “L’Arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968”, che sta già avendo notevoli riscontri e rimarrà aperta fino al prossimo 2 luglio. Sempre nell’esercizio 2022 vanno menzionate le iniziative promosse nell’ambito del Bando dedicato agli eventi culturali collegati alla Mostra dedicata a Maddalena, che hanno avuto un particolare apprezzamento di pubblico negli oltre 60 eventi promossi in tutto il territorio di riferimento. È proseguita la positiva esperienza di valorizzazione delle sale al piano terra del Palazzo di Residenza della Fondazione con un nuovo progetto “Abbecedario fotografico”, che ha avuto tra i suoi obiettivi l’educazione delle nuove generazioni all’arte e alle immagini: sono stati programmati numerosi incontri, una mostra/ atelier, letture interattive di albi illustrati, attività laboratoriali di educazione allo sguardo. È stata inoltre confermata la scelta di destinare importanti risorse anche alle realtà culturali, musicali e teatrali del territorio: ad esse è stato riconosciuto un significativo apporto cifrandosi in circa 200 mila euro per la realizzazione di oltre 50 progetti. In questo modo si è cercato di mantenere elevato il livello qualitativo dell’offerta culturale del territorio, favorendo il coordinamento e la collaborazione tra le associazioni, puntando ad una innovazione culturale orientata verso le nuove generazioni, supportando la partecipazione di tutti gli attori sociali e di tutta la comunità nella creazione delle molteplici espressioni culturali. È stata portata avanti anche la collaborazione con la Diocesi di Forli-Bertinoro per l’individuazione di progetti atti al recupero di beni ecclesiastici di rilevanza storico-artistica e di particolare interesse per la nostra comunità. Per tale finalità è stato destinato un importo complessivo di € 400 mila, utilizzato quasi esclusivamente per i lavori di restauro e consolidamento della Cattedrale di Forlì in previsione della ricorrenza del seicentesimo anniversario del miracolo della Madonna del Fuoco, che verrà celebrato nel 2028. Infine nel 2022 è stato anche l’anno delle celebrazioni per il trentennale della Fondazione. In particolare sono stati realizzati per tale ricorrenza due eventi presso il Teatro Diego Fabbri, con un notevole riscontro di pubblico:
L’investimento complessivo nel 2022 è stato di € 4.103.386 |
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La Fondazione ha continuato a erogare importanti risorse al Settore “Ricerca scientifica e tecnologica” impegnandosi in particolare a sostenere le diverse progettualità promosse dal Campus forlivese di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. L'intervento complessivo nel 2022 è stato di € 780.127 |
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Parte dello stanziamento pluriennale fino al 2040 per l’avvio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia risulta imputato in questo Settore, per un importo complessivo pari a € 309 mila nell’annualità in esame, analogamente a quanto già indicato nel Settore “Ricerca scientifica e tecnologica”.
Si è quindi provveduto ad allocare apposite risorse per l’acquisizione e la successiva donazione all’Azienda delle sopraindicate strumentazioni. L’investimento complessivo nel 2022 è stati pari a: € 853.420 |
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Con l’assegnazione delle risorse del Bando Distretto 2021-2022 ai 16 Comuni del territorio di riferimento della Fondazione (escluso il Comune capoluogo) è stato ribadito l’impegno della Fondazione a favore della propria comunità, che nel corso delle diverse edizioni si è caratterizzato sempre più per una visione strategica del territorio: partecipazione, identità, sostenibilità rappresentano valori cardine per la Fondazione e i frutti dell’intenso lavoro svolto – non solo con le Amministrazioni comunali ma anche con una più ampia platea di attori sociali (Associazioni di categoria, altri soggetti for profit, Enti del Terzo Settore, altre istituzioni pubbliche, ecc.) – hanno costituito la miglior testimonianza del percorso sin qui tracciato. Con questi presupposti è apparso significativo proseguire il cammino sin qui percorso, confermando gli obiettivi e gli strumenti promossi nell’ambito dell’edizione 2021-2022 anche in quella 2022-2023 assegnandole un budget più significativo (€ 1,5 milioni). La nuova edizione del Bando, pubblicata il 16 dicembre 2022, è stata caratterizzata da due distinte opzioni di finanziamento (Linea A “Progettazione autonoma” e Linea B “Progetti di rapida cantierabilità”) e i relativi esiti saranno resi noti nel corso del 2023. L’investimento complessivo nel 2022 è stati pari a: € 2.536.601 |
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In uno scenario profondamente provato dalle conseguenze di due anni di emergenza sanitaria e di un conflitto ancora in corso, la cooperazione tra tutti gli attori sociali è risultata più che mai importante per intercettare i bisogni della comunità locale e per riorganizzare strumenti e modalità di progettare, agire e operare. Sono stati perciò fondamentali il confronto e la collaborazione per la ridefinizione degli strumenti di contrasto alla povertà e al disagio sociale ( in particolare insieme al Comune di Forlì e alla Caritas Diocesana di Forli-Bertinoro), il sostegno alle realtà del Terzo Settore territoriali, al fine di poter proseguire, anche se con forme limitate o diverse, le proprie attività di volontariato e assistenza, essenziali per stare al fianco delle persone più fragili in questo momento di grande insicurezza generale. Sono stati quindi confermati nel Settore stanziamenti per oltre € 400 mila destinati a supportare le diverse situazioni di bisogno e disagio: la Mensa dei Poveri San Francesco, l’attività della Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì nonché il rifinanziamento del Fondo a sostegno degli oneri locativi. Come già sottolineato, l’attività di supporto a tali situazioni ha visto una forte interazione con le istituzioni locali, la cooperazione sociale ed il volontariato. Ne è un recente esempio l’apposito fondo, istituito dalla Fondazione in collaborazione con la Caritas, finalizzato a sostenere le spese di accoglienza nel territorio forlivese di profughi in fuga dall’Ucraina, gestito da una Commissione mista con il coinvolgimento anche delle realtà del Terzo Settore. L’investimento complessivo nel 2022 è stati pari a: € 2.460.034 |
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Per quanto le risorse rese disponibili in questi Settori siano inferiori, per loro natura, a quelle attive nei Settori rilevanti, è il caso di segnalare come la metodologia adottata, con le dovute proporzioni, sia la medesima: progetazione articolata e finalizzata; compartecipazione; concentrazione di risorse. |
Parte delle risorse è stata impegnata a sostenere la domiciliarità degli anziani nell’ambito delle attività previste dal Piano Sociale di Zona attraverso lo strumento degli assegni di cura, assegnando così alle famiglie una centralità di tutto rilievo nel supporto alle esigenze di accudimento e di assistenza. Oltre a tale tradizionale strumento operativo, la Fondazione ha assegnato le risorse ai progetti finanziati nell’ambito della seconda edizione del Bando “Generazione OverAll”, finalizzato a promuovere il “welfare di comunità” attraverso il sostegno di attività e servizi innovativi rivolti agli anziani del territorio con uno stanziamento pluriennale di complessivi € 340 mila. Investimento complessivo nel 2022: € 518.300 |
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Anche nel 2022 la Fondazione, attraverso il bando “Sport”, ha inteso sostenere in particolare il rilancio dell’attività svolta dalle tante realtà sportive a favore dei più giovani, la cui operatività era stata duramente colpita dalla emergenza sanitaria, compromettendone l’importante ruolo territoriale di promozione di iniziative, di diffusione dello sport, di facilitazione dell’inclusione e coesione sociale, oltre che di sostegno alla crescita della persona e di adozione di stili di vita sani. In linea con gli scopi statutari, le azioni progettuali finanziate dalla Fondazione hanno avuto come prima finalità quella di attuare interventi mirati al sostegno dello sport inteso come pratica educativa continuativa e preventiva in grado di incidere significativamente sulla salute psico-fisica di tutta la cittadinanza partendo dalle generazioni più giovani. Un secondo aspetto riguarda la valorizzazione dello sport come strumento in grado di prevenire e combattere forme di marginalità e disagio sociale così come fattore di benessere, coesione e veicolo di valori. Va inoltre ricordato il sostegno all’iniziativa ora denominata “Apri…Pista”: nato originariamente quale progetto di alfabetizzazione motoria rivolto agli alunni della scuola primaria, nelle ultime annualità – anche in considerazione della recente evoluzione legislativa sulla progressiva obbligatorietà dell’educazione motoria nelle classi quarte e quinte – le azioni programmate mirano a rendere l’alunno protagonista attivo del suo percorso di crescita accompagnandolo verso l’acquisizione di competenze culturali, metacognitive, metodologiche, intrapersonali ed interpersonali che devono essere sviluppate in una prospettiva di apprendimento permanente in tutti i contesti di vita. Investimento complessivo nel 2022: € 360.000 |
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Rimane prioritario sostenere la qualità inclusiva del sistema educativo del territorio, ponendo grande attenzione e impegno nei confronti delle situazioni di fragilità (disabilità, svantaggio sociale, povertà educativa, ecc.) e al contempo supportando situazioni di eccellenza e di innovazione, per rendere il sistema educativo all’altezza delle nuove sfide, alcune delle quali si sono manifestate con tutta la loro urgenza durante il periodo di emergenza sanitaria: per questo prosegue il lavoro della Commissione Sistema Scolastico, costituita dalla Fondazione, dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio di riferimento, nell’ambito della quale vengono rilevati bisogni ed emergenze, definite le priorità e stimolate le collaborazioni per un più incisivo e duraturo impatto sulle nuove generazioni. Con riferimento ai progetti sostenuti dalla Fondazione, si segnala che nel corso del 2022 le risorse sono state riportate ai livelli precedenti la situazione di inevitabile arresto dovuta all’emergenza sanitaria. Investimento complessivo nel 2022: € 464.101 |
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Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) svolgono oggi un ruolo fondamentale per la costruzione del nuovo welfare di comunità, un modello di welfare che supera quello tradizionale, realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva. Tale modello, che porta il welfare ad essere un ambito produttivo in grado di generare occupazione, valore sociale ed economico, comporta la necessità di: interrogarsi sull’efficacia e sull’efficienza degli strumenti di intervento sociale attualmente in uso; promuovere l’autonomia delle persone; concorrere alla creazione di funzionali sistemi di governance comunitaria e di erogazione dei servizi. All’interno di questo scenario evolutivo, il ruolo delle FOB si gioca principalmente su tre ambiti:
È proprio all’interno di questa visione rinnovata rispetto al ruolo delle FOB che trova spazio la necessità di valutare le attività finanziate attraverso le risorse erogate dalle Fondazioni assumendo un differente punto di vista, quello cioè del cambiamento sociale generato. Con quest’ultimo concetto si fa riferimento alla trasformazione sistemica relativa a modelli di pensiero, relazioni sociali, istituzioni e strutture sociali che ha luogo attraverso un orizzonte temporale di lungo periodo. La capacità degli enti del Terzo settore di essere soggetti “trasformativi” rispetto a comunità e territori in cui operano, oggi, si collega principalmente alle modalità con cui tali realtà costruiscono valore attraverso l’attuazione dei valori identitari su cui vengono a costituirsi e ad implementare le proprie attività. Coerentemente con questa interpretazione del tema, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha avviato un’attività di valutazione di impatto sociale rispetto al proprio operato con l’obiettivo di verificare le modalità e l’intensità delle azioni sostenute nel costruire un welfare di comunità, ovvero un sistema di welfare che, attraverso la risposta a questi bisogni sociali, al contempo rigenera i territori attraverso lo sviluppo di opportunità per le persone di ampliare le proprie possibilità (in termini sia economici che sociali) e garantisce la crescita di una società caratterizzata da benessere economico, relazioni sociali e qualità dei servizi offerti. |
La IV edizione del bando “Territori di Comunità” ha sostenuto progetti di durata biennale per l’implementazione e il funzionamento di centri educativi e aggregativi, oratori e doposcuola sul territorio di riferimento. Con tale bando, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha voluto incentivare la promozione della costruzione di welfare di comunità attraverso il finanziamento di attività in grado di consolidare i legami sociali sul territorio di riferimento. Obiettivo principale è del bando è stato quello di contrastare la vulnerabilità, fenomeno crescente e caratterizzato principalmente da una scarsa densità relazionale ancor prima che da una mancanza in termini di risorse economiche, attraverso progetti volti ad affrontare i temi dell’intergenerazionalità, dell’educazione civica, dell’educazione alla cura del sé, dei luoghi e degli spazi in cui le attività si svolgono nonché dei beni comuni del territorio. A tal fine, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, attraverso il bando promosso, ha cercato di facilitare il consolidamento delle reti esistenti ed incentivare la nascita di nuove in particolare attraverso i fattori relazionali, ovvero quegli elementi che determinano la capacità delle organizzazioni coinvolte all’interno della rete di cooperare e partecipare a forme aggregative qualificando la rete stessa. In tale ottica, i centri educativi e aggregativi, gli oratori ed i doposcuola sono stati concepiti come luoghi sul territorio dove creare occasioni nelle quali le giovani generazioni rivestono un ruolo centrale. I centri si connotano, infatti, da un lato, come luoghi in cui si realizza la convivenza di giovani portatori di grandi differenze – nazionalità, lingue, culture, religioni – e si sviluppano possibilità formative ed occasioni di svago (funzione aggregativa); dall’altro, come luoghi deputati all’intercettazione precoce delle situazioni di disagio per ridurre il rischio di esclusione sociale e di dispersione scolastica dei beneficiari (funzione preventiva). Valutazione di impatto del Bando “Territori di Comunità – IV ed.” |
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Il bando “Generazione Over” integra le classiche modalità di azione della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì sul tema invecchiamento della popolazione (finanziamento per il “Protocollo di intesa per il programma di sviluppo degli interventi di sostegno alla domiciliarità degli anziani nel territorio forlivese – assegni di cura” e progetto “Assistenza Domiciliare Alzheimer”) con l’obiettivo di rispondere in modo ancora più innovativo ed efficace ai bisogni emergenti di questa fascia di età. Consapevole della rilevanza del tema nonché delle dinamiche di cambiamento in atto nel contesto di riferimento – crisi del tradizionale sistema di welfare, riduzione della capacità di cura famigliare dovuta a minori risorse economiche e/o difficoltà nella conciliazione tempi di vita–lavoro, erosione delle relazioni sociali e di prossimità, ecc. – la Fondazione intende stimolare e supportare un’evoluzione delle modalità di azione dei soggetti operanti nel settore in chiave comunitaria. Il modello che si intende promuovere rientra nel quadro interpretativo del welfare di comunità, ovvero di un welfare realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva. All’interno di questo contesto, il bando ha voluto perseguire un obiettivo macro legato al tema dell’anzianità attiva, premiando e sostenendo attività e servizi innovativi rivolti agli anziani che, se da un lato sono portatori di bisogni in termini di assistenza e cura (e relativa fruizione di servizi in tal senso), dall’altro possono ancora essere portatori di risorse inestimabili se collocati all’interno di un contesto relazionale adeguato. Gli obiettivi specifici perseguiti rispetto agli anziani beneficiari dalla rete di servizi ad alto impatto relazionale creata attraverso il bando “Generazione Over” miravano a:
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L'assegno di cura è un beneficio economico istituito dalla Regione Emilia-Romagna (L.R. 5/94) per sostenere e incentivare la domiciliarità come soluzione per le persone anziane (over 65) non autosufficienti, favorendo il paradigma della longevità attiva attraverso il raggiungimento o il mantenimento del più alto livello di autonomia e relazione possibile. |