La grande mostra “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968”, la diciottesima promossa dalla Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Forlì e ospitata ai Musei San Domenico fino al 2 luglio scorso, ha registrato risultati estremamente positivi in termini di presenze nonostante le difficoltà legate all’alluvione, che hanno causato una perdita stimata in circa 25 mila presenze. L’investimento complessivo nel 2023 è stato di € 3.915.193 |
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La Fondazione ha continuato a investire risorse significative nel settore della ricerca, concentrando in particolare il proprio impegno a favore di alcuni progetti promossi dal Campus di Forlì, anche al fine di rendere la sede universitaria forlivese sempre più attrattiva e performante. L'intervento complessivo nel 2023 è stato di € 791.162 |
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Analogamente a quanto già indicato per il Settore “Ricerca scientifica e tecnologica”, parte dello stanziamento pluriennale fino al 2040 per l’avvio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia risulta imputato anche in questo Settore, per un importo complessivo pari a € 309 mila annui.
Con riguardo al sostegno delle attività svolte dall’associazionismo socio-sanitario a favore della comunità, si registra una conferma dei contributi storicamente deliberati, con un importo complessivo nell’esercizio circa di € 130 mila. L’investimento complessivo nel 2023 è stati pari a: € 827.250 |
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Con l’assegnazione delle risorse del Bando Distretto 2022-2023 ai 16 Comuni del comprensorio di riferimento della Fondazione (escluso il Comune capoluogo) è stato confermato l’impegno della Fondazione a favore della comunità, che nel corso delle diverse edizioni si è caratterizzato sempre più per una visione strategica del territorio.
Tali risorse, per complessivi € 260 mila, sono state così rinvenute: per € 10 mila è stato parzialmente utilizzato il residuo di competenza dell’esercizio 2023 a valere sullo stanziamento originario per il Bando Distretto 2022-2023; per € 250 mila è stata interamente utilizzata la quota parte di competenza dell’esercizio 2023 dell’importo originariamente deliberato a favore del Comune di Forlì per il progetto di valorizzazione dell’Hotel della Città (contributo complessivo di € 600 mila nel triennio 2022-2024). Va evidenziato che tale scelta è maturata, come già accennato, in considerazione delle erogazioni già effettuate sull’esercizio in esame e degli ulteriori impegni già assunti a seguito dell’alluvione, che non consentivano l’utilizzo di nuove risorse: d’altro canto, lo stato dell’arte delle attività e delle opere connesse al progetto di valorizzazione dell’Hotel della Città non richiede l’immediata disponibilità di tale ammontare e, nel contempo, la Fondazione ha già provveduto a stanziare gli importi necessari per il ripristino dell’importo di € 250 mila a favore del Comune di Forlì, imputandoli nelle annualità 2025 e 2026.
La Fondazione ha accompagnato e sostenuto con grande energia la candidatura sin dalle prime fasi di ideazione ed elaborazione, anche attraverso la messa a disposizione, a proprio onere e carico, di professionisti esperti in materia e dotati di competenze specifiche, che hanno curato la predisposizione del Documento Programmatico posto alla base della candidatura SNAI, in uno stretto rapporto con i Comuni Interessati e con gli altri stakeholder da questi individuati per l’interesse al tema, in particolare la Provincia di Forlì-Cesena ed il Gruppo di Azione Locale (GAL) l’Altra Romagna. Nel 2023 è stato approvato – da parte di tutti gli Enti interessati – il “Protocollo d’intesa per la governance della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) della Regione Emilia-Romagna nell’Area pilota dell’Appennino forlivese e cesenate tra i Comuni di Verghereto, Bagno di Romagna, Santa Sofia, Rocca San Casciano, Civitella di Romagna, Galeata, Premilcuore, Portico e San Benedetto, Tredozio, la Provincia di Forlì-Cesena, il GAL L’Altra Romagna e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì” ed è stato redatto il documento strategico regionale per le Aree Montane e Interne (STAMI) “Per la rinascita della montagna romagnola”, documento necessario per ottenere i contributi spettanti. L’investimento complessivo nel 2023 è stati pari a: € 3.127.578 |
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In uno scenario duramente provato – dopo l’emergenza sanitaria e le limitazioni subite in questi anni – dai disagi e dall’isolamento provocati dalla recente alluvione, la cooperazione tra tutti gli attori sociali è risultata più che mai importante per intercettare i bisogni della comunità locale e per riorganizzare strumenti e modalità di progettare, agire e operare. Sono stati perciò fondamentali il confronto e la collaborazione per la ridefinizione degli strumenti di contrasto alla povertà e al disagio sociale (in particolare insieme al Comune di Forlì e alla Caritas Diocesana di Forlì-Bertinoro) nonché il sostegno alle realtà del Terzo Settore territoriali, al fine di poter proseguire, anche se con forme limitate o diverse, le proprie attività di volontariato e assistenza, essenziali per stare al fianco delle persone più fragili in questo momento di grande insicurezza generale. Sono stati quindi confermati nel Settore stanziamenti per oltre € 400 mila destinati a supportare le diverse situazioni di fragilità: l’Emporio della Solidarietà, la Mensa dei Poveri San Francesco, l’attività della Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì nonché il rifinanziamento del Fondo a sostegno degli oneri locativi. L’investimento complessivo nel 2023 è stati pari a: € 2.178.636 |
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Per quanto le risorse rese disponibili in questi Settori siano inferiori, per loro natura, a quelle attive nei Settori rilevanti, è il caso di segnalare come la metodologia adottata, con le dovute proporzioni, sia la medesima: progetazione articolata e finalizzata; compartecipazione; concentrazione di risorse. |
Parte delle risorse è stata impegnata, come per le precedenti annualità, a sostenere la domiciliarità degli anziani nell’ambito delle attività previste dal Piano Sociale di Zona attraverso lo strumento degli assegni di cura, assegnando così alle famiglie una centralità di tutto rilievo nel supporto alle esigenze di accudimento e di assistenza. Oltre a tale tradizionale strumento operativo, la Fondazione ha assegnato le risorse ai progetti finanziati nell’ambito della seconda edizione del Bando “OverAll”, finalizzato a promuovere il “welfare di comunità” attraverso il sostegno di attività e servizi innovativi rivolti agli anziani del territorio con uno stanziamento pluriennale di complessivi € 340 mila. Investimento complessivo nel 2023: € 400.000 |
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Anche nel 2023 la Fondazione, attraverso il Bando “Sport”, ha inteso sostenere in particolare il rilancio dell’attività svolta dalle tante realtà sportive a favore dei più giovani. Investimento complessivo nel 2023: € 360.000 |
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Rimane prioritario sostenere la qualità inclusiva del sistema educativo del territorio, ponendo grande attenzione e impegno nei confronti delle situazioni di fragilità (disabilità, svantaggio sociale, povertà educativa, ecc.) e al contempo supportando situazioni di eccellenza e di innovazione, per rendere il sistema educativo all’altezza delle nuove sfide: per questo prosegue il lavoro della Commissione Sistema Scolastico, costituita dalla Fondazione, dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio di riferimento, nell’ambito della quale vengono rilevati bisogni ed emergenze, definite le priorità e stimolate le collaborazioni per un più incisivo e duraturo impatto sulle nuove generazioni.
Investimento complessivo nel 2023: € 1.456.422 |
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Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) svolgono oggi un ruolo fondamentale per la costruzione del nuovo welfare di comunità, un modello di welfare che supera quello tradizionale, realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva. Tale modello, che porta il welfare ad essere un ambito produttivo in grado di generare occupazione, valore sociale ed economico, comporta la necessità di: interrogarsi sull’efficacia e sull’efficienza degli strumenti di intervento sociale attualmente in uso; promuovere l’autonomia delle persone; concorrere alla creazione di funzionali sistemi di governance comunitaria e di erogazione dei servizi. All’interno di questo scenario evolutivo, il ruolo delle FOB si gioca principalmente su tre ambiti:
È proprio all’interno di questa visione rinnovata rispetto al ruolo delle FOB che trova spazio la necessità di valutare le attività finanziate attraverso le risorse erogate dalle Fondazioni assumendo un differente punto di vista, quello cioè del cambiamento sociale generato. Con quest’ultimo concetto si fa riferimento alla trasformazione sistemica relativa a modelli di pensiero, relazioni sociali, istituzioni e strutture sociali che ha luogo attraverso un orizzonte temporale di lungo periodo. La capacità degli enti del Terzo settore di essere soggetti “trasformativi” rispetto a comunità e territori in cui operano, oggi, si collega principalmente alle modalità con cui tali realtà costruiscono valore attraverso l’attuazione dei valori identitari su cui vengono a costituirsi e ad implementare le proprie attività. Coerentemente con questa interpretazione del tema, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha avviato un’attività di valutazione di impatto sociale rispetto al proprio operato con l’obiettivo di verificare le modalità e l’intensità delle azioni sostenute nel costruire un welfare di comunità, ovvero un sistema di welfare che, attraverso la risposta a questi bisogni sociali, al contempo rigenera i territori attraverso lo sviluppo di opportunità per le persone di ampliare le proprie possibilità (in termini sia economici che sociali) e garantisce la crescita di una società caratterizzata da benessere economico, relazioni sociali e qualità dei servizi offerti. |
La IV edizione del bando “Territori di Comunità” ha sostenuto progetti di durata biennale per l’implementazione e il funzionamento di centri educativi e aggregativi, oratori e doposcuola sul territorio di riferimento. Con tale bando, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha voluto incentivare la promozione della costruzione di welfare di comunità attraverso il finanziamento di attività in grado di consolidare i legami sociali sul territorio di riferimento. Obiettivo principale è del bando è stato quello di contrastare la vulnerabilità, fenomeno crescente e caratterizzato principalmente da una scarsa densità relazionale ancor prima che da una mancanza in termini di risorse economiche, attraverso progetti volti ad affrontare i temi dell’intergenerazionalità, dell’educazione civica, dell’educazione alla cura del sé, dei luoghi e degli spazi in cui le attività si svolgono nonché dei beni comuni del territorio. A tal fine, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, attraverso il bando promosso, ha cercato di facilitare il consolidamento delle reti esistenti ed incentivare la nascita di nuove in particolare attraverso i fattori relazionali, ovvero quegli elementi che determinano la capacità delle organizzazioni coinvolte all’interno della rete di cooperare e partecipare a forme aggregative qualificando la rete stessa. In tale ottica, i centri educativi e aggregativi, gli oratori ed i doposcuola sono stati concepiti come luoghi sul territorio dove creare occasioni nelle quali le giovani generazioni rivestono un ruolo centrale. I centri si connotano, infatti, da un lato, come luoghi in cui si realizza la convivenza di giovani portatori di grandi differenze – nazionalità, lingue, culture, religioni – e si sviluppano possibilità formative ed occasioni di svago (funzione aggregativa); dall’altro, come luoghi deputati all’intercettazione precoce delle situazioni di disagio per ridurre il rischio di esclusione sociale e di dispersione scolastica dei beneficiari (funzione preventiva). Valutazione di impatto del Bando “Territori di Comunità – IV ed.” |
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Il bando “Generazione Over” integra le classiche modalità di azione della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì sul tema invecchiamento della popolazione (finanziamento per il “Protocollo di intesa per il programma di sviluppo degli interventi di sostegno alla domiciliarità degli anziani nel territorio forlivese – assegni di cura” e progetto “Assistenza Domiciliare Alzheimer”) con l’obiettivo di rispondere in modo ancora più innovativo ed efficace ai bisogni emergenti di questa fascia di età. Consapevole della rilevanza del tema nonché delle dinamiche di cambiamento in atto nel contesto di riferimento – crisi del tradizionale sistema di welfare, riduzione della capacità di cura famigliare dovuta a minori risorse economiche e/o difficoltà nella conciliazione tempi di vita–lavoro, erosione delle relazioni sociali e di prossimità, ecc. – la Fondazione intende stimolare e supportare un’evoluzione delle modalità di azione dei soggetti operanti nel settore in chiave comunitaria. Il modello che si intende promuovere rientra nel quadro interpretativo del welfare di comunità, ovvero di un welfare realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva. All’interno di questo contesto, il bando ha voluto perseguire un obiettivo macro legato al tema dell’anzianità attiva, premiando e sostenendo attività e servizi innovativi rivolti agli anziani che, se da un lato sono portatori di bisogni in termini di assistenza e cura (e relativa fruizione di servizi in tal senso), dall’altro possono ancora essere portatori di risorse inestimabili se collocati all’interno di un contesto relazionale adeguato. Gli obiettivi specifici perseguiti rispetto agli anziani beneficiari dalla rete di servizi ad alto impatto relazionale creata attraverso il bando “Generazione Over” miravano a:
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L'assegno di cura è un beneficio economico istituito dalla Regione Emilia-Romagna (L.R. 5/94) per sostenere e incentivare la domiciliarità come soluzione per le persone anziane (over 65) non autosufficienti, favorendo il paradigma della longevità attiva attraverso il raggiungimento o il mantenimento del più alto livello di autonomia e relazione possibile. |