Arte, attività e beni culturali

La grande mostra “L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968”, la diciottesima promossa dalla Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Forlì e ospitata ai Musei San Domenico fino al 2 luglio scorso, ha registrato risultati estremamente positivi in termini di presenze nonostante le difficoltà legate all’alluvione, che hanno causato una perdita stimata in circa 25 mila presenze.
Sono state oltre 60 mila le persone che hanno visitato la mostra dai primi di marzo, ammirando i 300 capolavori esposti nella chiesa di San Giacomo e nelle sale dei Musei San Domenico. Tra quadri, sculture, accessori, abiti d’epoca e contemporanei di 100 artisti e 50 stilisti e couturier, il percorso espositivo ha esplorato l’evoluzione dello stile partendo dal Settecento, attraversando la Rivoluzione francese, il Romanticismo, l’Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche fino ai giorni nostri.
Dall’analisi dei dati relativi alla demografia dei visitatori emerge, oltre a una comprensibile prevalenza del pubblico femminile (78%), un significativo aumento dei giovani, con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni, di cultura medio-alta e laureati (37%). La mostra ha riscosso un apprezzamento trasversale da parte della critica e del pubblico, evidenziando anche un elevato grado di fidelizzazione: il 74% dei visitatori aveva infatti già visitato altri precedenti eventi espositivi e lo considera un appuntamento imperdibile, con un impatto indubbiamente positivo per la città di Forlì e il suo centro storico, in termini sia di valorizzazione che di promozione e attrattività.
È importante sottolineare anche la ripresa delle visite da parte degli istituti scolastici, dopo il periodo di fermo causato dalla pandemia. Considerando il periodo effettivo totale di apertura – pari a soli 3 mesi – il numero delle presenze totali torna quasi ad allinearsi al periodo precedente alla pandemia.
La mostra ha avuto anche un impatto positivo sul circuito culturale locale: grazie al bando ad hoc indetto dalla Fondazione, sono stati complessivamente realizzati da enti e associazioni oltre 70 eventi ed iniziative collegati all’esposizione.
È da evidenziare, inoltre, che il 23 febbraio 2024 è stato inaugurato il nuovo evento espositivo dedicato al movimento artistico dei Preraffaelliti, che sta già riscuotendo notevoli consensi e si concluderà il prossimo 30 giugno.
È continuata con successo l’iniziativa di valorizzazione delle sale al piano terra del Palazzo di Residenza della Fondazione con il progetto “Di chi è questo mio corpo?”, volto all’educazione delle nuove generazioni all’arte e alle immagini, nell’ambito del quale sono stati organizzati numerosi incontri, una mostra/atelier, letture interattive di albi illustrati e attività laboratoriali.
È stata confermata la volontà di destinare risorse significative alle realtà culturali, musicali e teatrali del territorio, con oltre € 200 mila assegnati per la realizzazione di circa 50 progetti. L’obiettivo è mantenere elevato il livello qualitativo delle proposte e consentire il più ampio spettro possibile in termini di offerta culturale, favorendo la collaborazione tra associazioni e promuovendo un’innovazione orientata in particolare alle nuove generazioni.
È proseguita la collaborazione con la Diocesi di Forlì-Bertinoro per il recupero di beni ecclesiastici di rilevanza storico-artistica, con un finanziamento di ulteriori € 400 mila destinato al restauro e al consolidamento della Cattedrale di Forlì in vista del 2028, anno del seicentesimo anniversario del miracolo della Madonna del Fuoco.
Infine, nel 2023 è stato firmato un protocollo di intesa tra Comune, Fondazione Cassa dei Risparmi e Fondazione Roberto Ruffilli per la digitalizzazione dei documenti che testimoniano la storia di Forlì nel ‘900, con l’obiettivo di rendere disponibili questi materiali in una piattaforma online consultabile da storici, studiosi e appassionati.
 

L’investimento complessivo nel 2023 è stato di € 3.915.193

Ricerca scientifica e tecnologica

La Fondazione ha continuato a investire risorse significative nel settore della ricerca, concentrando in particolare il proprio impegno a favore di alcuni progetti promossi dal Campus di Forlì, anche al fine di rendere la sede universitaria forlivese sempre più attrattiva e performante.
Tra le proposte finanziate, con un importo complessivo di circa € 130 mila, vi sono la costituzione di una Scuola diplomatica e delle carriere internazionali, il Festival della traduzione di Forlì, la WEBTV del Campus e un programma di Visiting Fellowship: il sostegno riguarda dunque diverse aree disciplinari e, trasversalmente, alcune importanti iniziative nell’ambito della terza missione dell’Ateneo bolognese.
In questo contesto vanno inquadrati i dati sulle immatricolazioni al Campus forlivese per l’anno accademico 2023-2024, che mostrano un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, con circa 400 studenti in più, portando il totale degli iscritti a 6.600. Questo incremento rappresenta una conferma della crescente attrattività della città di Forlì come luogo di studio universitario e appare ancor più significativo alla luce della circostanza che, tra i vari Campus dell’Ateneo bolognese, Forlì è quello che ha registrato la maggiore crescita di iscritti, laddove alcuni – tra i quali Cesena e Rimini – hanno registrato una seppur lieve flessione (rispettivamente -3% e -8%).
Lo stesso Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ha visto un notevole aumento del numero di studenti del primo anno, passando nell’anno accademico 2023/2024 da 95 a 130, risultato che pochi altri corsi di studio in Italia sono riusciti a ottenere. Tale incremento è stato reso possibile anche dalla presenza sul territorio di una piattaforma ospedaliera importante, che ha consentito già nel 2023 la realizzazione di tirocini. La cabina di regia creata in occasione dell’insediamento della facoltà di Medicina a Forlì, di cui la Fondazione fa parte attiva, sta seguendo da vicino lo sviluppo di nuove convenzioni con l’AUSL della Romagna e l’insediamento di alcune scuole di specializzazione medica a Forlì, passo fondamentale per dare al progetto l’ampio respiro che merita.
Vale la pena ricordare che oltre allo stanziamento pluriennale (fino al 2040) di complessivi € 14 milioni da parte della Fondazione, per questa operazione sono state necessarie sinergie e capacità di aggregazione tra diversi soggetti che condividevano lo stesso obiettivo: oltre alla Fondazione, all’Ateneo bolognese e al Comune di Forlì, hanno contribuito – finanziariamente e non solo – l’AUSL della Romagna, l’Istituto Oncologico Romagnolo e alcuni lungimiranti imprenditori locali. 
Tutti questi elementi costituiscono un presupposto fondamentale per ipotizzare anche un ulteriore aumento degli studenti nel prossimo futuro, auspicabilmente fino a 180 per anno: si tratta di un’importante sfida per tutti gli attori coinvolti, riguardante in particolare la capacità di mantenere e potenziare gli attuali standard in termini di spazi e qualità della didattica.
Sempre nel Settore della “Ricerca scientifica e tecnologica”, e – seppure indirettamente – collegato alla presenza universitaria in città, va evidenziato il supporto all’attività di Romagna Tech, che nell’esercizio considerato è stato ulteriormente incrementato rispetto agli anni precedenti per difficoltà finanziarie causate da ritardi nell’emissione dei bandi, soprattutto a livello regionale. È stato anche confermato il sostegno a Ser.In.Ar, che si occupa della promozione, del sostegno e della qualificazione delle iniziative promosse sul territorio dall’Università di Bologna.

L'intervento complessivo nel 2023 è stato di € 791.162

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa

Analogamente a quanto già indicato per il Settore “Ricerca scientifica e tecnologica”, parte dello stanziamento pluriennale fino al 2040 per l’avvio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia risulta imputato anche in questo Settore, per un importo complessivo pari a € 309 mila annui.
Nell’esercizio in esame prosegue altresì l’impegno – per complessivi € 1,3 milioni nel quinquennio 2020-2024 – destinato a sostenere l’acquisizione da parte dell’IRST di Meldola di un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia oncologica.
Si evidenzia che nel corso del 2023 è stata perfezionata la donazione del tomografo a coerenza ottica del segmento anteriore destinata all’UOC di Oftalmologia di Forlì, mentre è ancora in corso di acquisizione la strumentazione da destinare alla UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (trattasi di una tecnologia diagnostica computerizzata per migliorare la detection e il riscontro di lesioni precoci e di condizioni precancerose dell’esofago e dello stomaco, corredato da un sistema di ablazione per il trattamento locoregionale dell’esofago di Barrett e da un sistema finalizzato ad una miglior gestione di eventuali complicanze legate alle resezioni endoscopiche). 
Inoltre sono in corso degli approfondimenti da parte del Gruppo di Lavoro appositamente costituito, di cui fanno parte rappresentanti della Fondazione e della AUSL della Romagna, al fine di valutare ed individuare le priorità rispetto alle nuove strumentazioni da acquisire e il relativo piano finanziario, che può contare già su uno stanziamento di € 140 mila accantonato nell’esercizio 2023.
Tali attività, nel loro insieme, testimoniano l’impegno della Fondazione per il potenziamento e l’innovazione della dotazione strumentale dell’Azienda USL locale, con particolare riferimento al presidio ospedaliero forlivese. Tali obiettivi sono d’altronde chiaramente espressi anche nelle nuove linee programmatiche:

  • “Confermare il proprio impegno nella promozione della salute quale valore universalistico – in termini di accessibilità, sostenibilità, qualità e innovazione – supportando il potenziamento del patrimonio strumentale, diagnostico e di ricerca nonché quello del sistema di accoglienza e cura delle strutture del territorio di riferimento” (Piano Pluriennale di Attività 2024-2026);
  • “L’esigenza di un costante miglioramento dei processi di diagnosi, cura e ricerca può trovare risposta nella conferma dell’impegno, da parte della Fondazione, a favore dei progetti di rinnovamento e implementazione di attrezzature e tecnologie di eccellenza da destinare alle strutture del territorio di riferimento, quali l’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì” (Documento Programmatico Previsionale 2024).

Con riguardo al sostegno delle attività svolte dall’associazionismo socio-sanitario a favore della comunità, si registra una conferma dei contributi storicamente deliberati, con un importo complessivo nell’esercizio circa di € 130 mila.

L’investimento complessivo nel 2023 è stati pari a: € 827.250

Sviluppo locale ed edilizia popolare locale

Con l’assegnazione delle risorse del Bando Distretto 2022-2023 ai 16 Comuni del comprensorio di riferimento della Fondazione (escluso il Comune capoluogo) è stato confermato l’impegno della Fondazione a favore della comunità, che nel corso delle diverse edizioni si è caratterizzato sempre più per una visione strategica del territorio. 
Partecipazione, identità, sostenibilità rappresentano valori cardine per la Fondazione e i frutti dell’intenso lavoro svolto – non solo con le Amministrazioni comunali ma anche con una più ampia platea di attori sociali (Associazioni di categoria, altri soggetti for profit, Enti del Terzo Settore, altre istituzioni pubbliche, ecc.) – hanno costituito la miglior testimonianza del percorso sin qui tracciato. In considerazione di tali presupposti, si è ritenuto di confermare gli obiettivi e gli strumenti promossi nell’ambito dell’edizione 2021-2022 anche in quella 2022-2023, assegnandole uno stanziamento ancor più significativo (€ 1,5 milioni). La nuova edizione del Bando, pubblicata il 16 dicembre 2022, era caratterizzata da due distinte opzioni di finanziamento (Linea A “Progettazione autonoma” e Linea B “Progetti di rapida cantierabilità”). Alla luce della situazione emergenziale venutasi a creare a causa dell’alluvione che ha profondamente colpito il nostro territorio, è stata offerta la possibilità alle Amministrazioni comunali di effettuare una nuova valutazione delle priorità, alla luce del mutato contesto, confermando le proposte progettuali già presentate oppure optando per una nuova linea istituita ad hoc, ovvero la Linea “Emergenza alluvione”. A tale Linea hanno aderito 7 Comuni, ottenendo contributi per complessivi € 624 mila.
Va inoltre ricordata un’ulteriore calamità che, solo pochi mesi dopo, ha nuovamente afflitto il nostro territorio, ed in particolare alcuni Comuni del comprensorio: il sisma verificatosi il 18 settembre 2023. Anche in questo caso, la Fondazione si è mobilitata per sostenere le comunità e, pur avendo già assunto ingenti impegni a seguito dell’alluvione, ha ritenuto doveroso – considerata l’eccezionalità dell’evento – offrire in via straordinaria un ulteriore supporto, assegnando i seguenti contributi:

  • € 160 mila a favore del comune di Tredozio per l’allestimento/realizzazione di locali che ospiteranno biblioteca, municipio e servizi municipali fino a tutto il periodo necessario per il ripristino dei relativi immobili di proprietà comunale;
  • € 100 mila a favore delle Monache Clarisse di Santa Chiara per i lavori di restauro e risanamento conservativo dei fronti esterni della chiesa e del campanile dell’Eremo di Montepaolo (Dovadola).

Tali risorse, per complessivi € 260 mila, sono state così rinvenute: per € 10 mila è stato parzialmente utilizzato il residuo di competenza dell’esercizio 2023 a valere sullo stanziamento originario per il Bando Distretto 2022-2023; per € 250 mila è stata interamente utilizzata la quota parte di competenza dell’esercizio 2023 dell’importo originariamente deliberato a favore del Comune di Forlì per il progetto di valorizzazione dell’Hotel della Città (contributo complessivo di € 600 mila nel triennio 2022-2024). Va evidenziato che tale scelta è maturata, come già accennato, in considerazione delle erogazioni già effettuate sull’esercizio in esame e degli ulteriori impegni già assunti a seguito dell’alluvione, che non consentivano l’utilizzo di nuove risorse: d’altro canto, lo stato dell’arte delle attività e delle opere connesse al progetto di valorizzazione dell’Hotel della Città non richiede l’immediata disponibilità di tale ammontare e, nel contempo, la Fondazione ha già provveduto a stanziare gli importi necessari per il ripristino dell’importo di € 250 mila a favore del Comune di Forlì, imputandoli nelle annualità 2025 e 2026.
Fra i risultati più importanti raggiunti negli ultimi anni in termini di visione strategica del territorio e di impulso al suo sviluppo, è rilevante ricordare che con decisione del Comitato Tecnico per le Aree Interne (CTAI) del 22 giugno 2022 l’Area dell’Appennino forlivese e cesenate è stata individuata come una delle 2 nuove Aree Interne della Regione Emilia-Romagna (l’altra è Appennino Parma Est), che vanno così ad aggiungersi alle 4 aree pilota già finanziate (Appennino emiliano, Basso ferrarese, Appennino piacentino-parmense e Alta Valmarecchia). Si precisa che a favore dell’Area dell’Appennino Forlivese e cesenate attualmente vengono riconosciute risorse per complessivi € 11,5 milioni così ripartiti:

  • € 4 milioni fondi statali per interventi (spesa in conto capitale e in parte corrente per sperimentazioni innovative) per i principali Servizi di Cittadinanza (salute, istruzione, mobilità);
  • € 7,5 milioni fondi della programmazione europea per interventi strutturali e investimenti anche immateriali sul fronte dello sviluppo locale.

La Fondazione ha accompagnato e sostenuto con grande energia la candidatura sin dalle prime fasi di ideazione ed elaborazione, anche attraverso la messa a disposizione, a proprio onere e carico, di professionisti esperti in materia e dotati di competenze specifiche, che hanno curato la predisposizione del Documento Programmatico posto alla base della candidatura SNAI, in uno stretto rapporto con i Comuni Interessati e con gli altri stakeholder da questi individuati per l’interesse al tema, in particolare la Provincia di Forlì-Cesena ed il Gruppo di Azione Locale (GAL) l’Altra Romagna. Nel 2023 è stato approvato – da parte di tutti gli Enti interessati – il “Protocollo d’intesa per la governance della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) della Regione Emilia-Romagna nell’Area pilota dell’Appennino forlivese e cesenate tra i Comuni di Verghereto, Bagno di Romagna, Santa Sofia, Rocca San Casciano, Civitella di Romagna, Galeata, Premilcuore, Portico e San Benedetto, Tredozio, la Provincia di Forlì-Cesena, il GAL L’Altra Romagna e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì” ed è stato redatto il documento strategico regionale per le Aree Montane e Interne (STAMI) “Per la rinascita della montagna romagnola”, documento necessario per ottenere i contributi spettanti.
Vanno altresì ricordate tutte quelle attività di promozione e marketing territoriale che valorizzano il nostro territorio e le sue potenzialità attrattive. 
Tra queste vi è sicuramente il Festival del Buon Vivere, giunto nel 2023 alla quattordicesima edizione e svoltosi dal 21 settembre al 1° ottobre con il tItolo “La Mí Tëra - Ecologia delle Relazioni”. Inevitabilmente quest’anno si è scelto di focalizzare l’attenzione del pubblico sui tanti esempi di solidarietà che hanno offerto sollievo, conforto e consentito di affrontare il periodo dell’alluvione, nonché sulle tante emergenze ancora attive. La discussione di questi temi ha portato ad un confronto ancor più ampio, in particolare rispetto alla volontà di presa in carico delle responsabilità individuali per la mitigazione del cambiamento climatico ma anche, e soprattutto, per le relazioni di cui si deve comporre il tessuto sociale per definirsi sostenibile.
Oltre ai numerosi eventi del Festival è stata particolarmente apprezzata l’esposizione fotografica promossa dalla Fondazione e dedicata alla figura di Eve Arnold: i suoi scatti, capaci di cogliere l’intimità tanto di persone comuni quanto dei divi di Hollywood, hanno saputo conquistare ben 17 mila visitatori. Si tratta di un risultato del tutto positivo, che supera entrambe le due precedenti analoghe mostre fotografiche “Civilization” e “Essere umane” (che hanno fatto registrare rispettivamente 15 mila e 14 mila visitatori). 
Tra gli ulteriori interventi di promozione del territorio, dei suoi valori e della sua cultura, la Fondazione ha altresì proseguito e consolidato la collaborazione con la Fondazione Casa Artusi per la creazione del primo centro di cultura gastronomica in Italia dedicato alla cucina domestica, sostenendo anche l’avvio di un progetto capace di valorizzare ulteriormente, in termini di promozione/marketing, il nome di Pellegrino Artusi come ambasciatore della cucina e, più in generale, dello stile di vita italiano nel mondo. 
Va inoltre ricordato l’impegno di Civitas srl, società strumentale della Fondazione, per la rifunzionalizzazione di Palazzo Talenti Framonti in vista della sua riapertura al pubblico, avvenuta nel dicembre 2023, e per l’avvio del progetto Casa Romagna, che vuol essere un hub del territorio, con lo scopo di rivitalizzare il centro storico. Tutte le attività presenti nell’hub, pur mantenendo la loro individualità, e la loro capacità di intrapresa, saranno legate tra loro da un filo contenutistico (le comunità territoriali), in una visione sociale di eco-sostenibilità concreta con 4 asset principali del progetto: la formazione, il territorio con i suoi prodotti e le sue eccellenze, la cultura e la ristorazione.

L’investimento complessivo nel 2023 è stati pari a: € 3.127.578

Volontariato, filantropia e beneficenza

In uno scenario duramente provato – dopo l’emergenza sanitaria e le limitazioni subite in questi anni – dai disagi e dall’isolamento provocati dalla recente alluvione, la cooperazione tra tutti gli attori sociali è risultata più che mai importante per intercettare i bisogni della comunità locale e per riorganizzare strumenti e modalità di progettare, agire e operare. Sono stati perciò fondamentali il confronto e la collaborazione per la ridefinizione degli strumenti di contrasto alla povertà e al disagio sociale (in particolare insieme al Comune di Forlì e alla Caritas Diocesana di Forlì-Bertinoro) nonché il sostegno alle realtà del Terzo Settore territoriali, al fine di poter proseguire, anche se con forme limitate o diverse, le proprie attività di volontariato e assistenza, essenziali per stare al fianco delle persone più fragili in questo momento di grande insicurezza generale. Sono stati quindi confermati nel Settore stanziamenti per oltre € 400 mila destinati a supportare le diverse situazioni di fragilità: l’Emporio della Solidarietà, la Mensa dei Poveri San Francesco, l’attività della Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì nonché il rifinanziamento del Fondo a sostegno degli oneri locativi.
Si è concluso nell’esercizio in esame l’accantonamento dell’intervento pluriennale 2021-2023 – di complessivi € 570 mila – per la VII edizione del Bando “Territori di Comunità”: sempre con l’obiettivo di offrire ai bambini, ragazzi e giovani – dai 6 ai 17 anni – spazi e tempi, senso di appartenenza, stimoli per la partecipazione ed il protagonismo, questa settima edizione ha proposto nuove modalità e piste di lavoro, anche alla luce dei cambiamenti e delle esperienze maturate durante la fase emergenziale della pandemia. Il welfare di comunità progressivamente costruito grazie ai progetti finanziati – ma soprattutto grazie al comune impegno di tutti gli attori sociali coinvolti, enti beneficiari e partner, famiglie, istituzioni scolastiche, Enti e servizi locali, Fondazione – ha costituito una base solida, forte e attivamente partecipata per l’elaborazione di nuovi progetti non solo destinati a bambini, ragazzi e giovani ma nei quali essi possano agire in prima persona da protagonisti. Complessivamente, nell’ambito di questa edizione, sono stati sostenuti 12 progetti in rete, i cui capofila sono 5 Cooperative sociali, 4 Associazioni e 3 Parrocchie.
Un ulteriore impegno a sostegno delle molteplici realtà del Terzo Settore operanti sul territorio di riferimento è costituito dal Bando “Infrastrutture per il Sociale”: con un plafond complessivo di € 400 mila suddiviso in 2 annualità ed articolato in 2 linee operative (Automezzi e Immobili/attrezzature) è finalizzato a sostenere il potenziamento o l’innovazione delle attività attraverso la riqualificazione di spazi e strutture, l’acquisto di automezzi ed attrezzature, con la primaria finalità di migliorare l’accessibilità, la qualità nonché la capillarità dei servizi offerti, affinché gli enti beneficiari possano ampliare il proprio kit di strumenti per rispondere in maniera più incisiva al complesso dei bisogni emergenti dal territorio di riferimento.
Grazie all’utilizzo dello stanziamento effettuato, sono stati finanziati: l’acquisto di n. 10 automezzi, la ristrutturazione/riqualificazione, anche sotto il profilo energetico, di n. 4 immobili e n. 8 proposte progettuali riguardanti attrezzature. Dai dati raccolti sui progetti finanziati, si stima che il numero di beneficiari/utenti complessivamente interessati sia di oltre 23.000 persone, di cui circa 5.000 riferiti all’uso degli automezzi, 8.000 per l’attività realizzata grazie alle nuove attrezzature e 10.000 a seguito degli interventi sugli immobili.
Nel contempo, potendo confidare sulla capillare e radicata presenza di realtà associative e volontaristiche, la Fondazione ha destinato altresì importanti risorse a sostegno di ulteriori 38 progetti nell’ambito del Bando annuale, per un importo di circa € 440 mila.
Un altro importante tassello degli interventi attuati dalla Fondazione a sostegno dei giovani e del loro protagonismo è rappresentato dalla nascita del gruppo YEPP Forlì, già oggetto di un apposito stanziamento triennale. Il progetto ha coinvolto in una sinergica collaborazione il promotore dell’iniziativa, cioè la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, insieme all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune e a l’associazione YEPP Italia, contando al contempo anche su una rete di collaborazioni esterne di cui fanno parte il Campus Universitario, le Associazioni Studentesche e i principali Centri di Aggregazione Giovanile della città.
Il Piano Operativo 2023/2024, seconda annualità del triennio 2022-2025, è ripartito in tre macro-sezioni, una dedicata alle arti visive, una alla scrittura e una alla musica, a loro volta suddivise in più fasi che coinvolgono, ciascuna, sia un diverso responsabile del Gruppo di Supporto (G.S.), sia un facilitatore/esperto esterno o interno al gruppo YEPP Forlì, oppure un ospite. Le tre macro-sezioni – che consistono nella realizzazione di workshop, lezioni pomeridiane ed eventi musicali negli ambiti scelti – sono state sviluppate tramite un costante dialogo reciproco tra gli organizzatori (cioè i membri del G.S.) in quanto l’obiettivo finale delle azioni di arte, musica e scrittura è quello di dare vita ad un progetto organico, denominato “Voci lontane”: l’ispirazione comune per le azioni – dettata anche dall’esperienza condivisa dell’alluvione – è quella di prestare ascolto alle “voci lontane” che popolano, su diversi livelli e piani, la città.
Va inoltre ricordato un altro significativo progetto promosso e interamente finanziato dalla Fondazione, nato dal confronto e da una profonda collaborazione della Commissione “Genere e Generazioni” con la Questura, i Centri antiviolenza, le Case Rifugio e i Servizi socio-sanitari territoriali. Si tratta della “Stanza dell’Ascolto”, allestita presso la sede della Questura di Forlì e inaugurata lo scorso ottobre. Destinati non solo alle donne vittime di violenza ma a tutte le persone in situazione di fragilità a causa di maltrattamento e abuso, i locali sono stati progettati, allestiti, arredati e attrezzati affinché possano “accogliere” sin dal primo momento, trasmettendo un senso di familiarità e conforto.
La Fondazione di Forlì ha infine garantito anche per l’anno 2023 la continuità del finanziamento a titolo di sostegno istituzionale alla Fondazione Con il Sud, ente non profit privato nato nel 2006 dall’alleanza tra le Fondazioni di origine bancaria – tra cui la Fondazione di Forlì – e il mondo del Terzo Settore e del volontariato per promuovere percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo delle regioni meridionali del Paese.

L’investimento complessivo nel 2023 è stati pari a: € 2.178.636

Settori ammessi

Per quanto le risorse rese disponibili in questi Settori siano inferiori, per loro natura, a quelle attive nei Settori rilevanti, è il caso di segnalare come la metodologia adottata, con le dovute proporzioni, sia la medesima: progetazione articolata e finalizzata; compartecipazione; concentrazione di risorse.

Assistenza agli anziani

Parte delle risorse è stata impegnata, come per le precedenti annualità, a sostenere la domiciliarità degli anziani nell’ambito delle attività previste dal Piano Sociale di Zona attraverso lo strumento degli assegni di cura, assegnando così alle famiglie una centralità di tutto rilievo nel supporto alle esigenze di accudimento e di assistenza. Oltre a tale tradizionale strumento operativo, la Fondazione ha assegnato le risorse ai progetti finanziati nell’ambito della seconda edizione del Bando “OverAll”, finalizzato a promuovere il “welfare di comunità” attraverso il sostegno di attività e servizi innovativi rivolti agli anziani del territorio con uno stanziamento pluriennale di complessivi € 340 mila.

Investimento complessivo nel 2023: € 400.000

Attività sportiva

Anche nel 2023 la Fondazione, attraverso il Bando “Sport”, ha inteso sostenere in particolare il rilancio dell’attività svolta dalle tante realtà sportive a favore dei più giovani.
Come emerso nella ricerca “Lo stato di salute della pratica sportiva in Emilia-Romagna”, promosso dalla Regione, la pandemia ha avuto un forte impatto nei confronti del mondo sportivo e molte organizzazioni sportive hanno riferito una significativa diminuzione delle attività: le disposizioni legislative vigenti nel corso dell’emergenza sanitaria – che hanno bloccato tutti gli sport non di preminente interesse nazionale – hanno colpito maggiormente proprio le attività giovanili, oltre a quelle legate alla promozione e pratica amatoriale e alla pratica agonistica; anche rispetto al tema del calo dei tesseramenti, la fascia di età che più ne ha risentito è quella under 14, seguita dalla fascia 14-18 anni.
E proprio perché quasi due anni di riduzioni e interruzioni della pratica sportiva possono avere sui bambini, ragazzi e giovani un impatto profondamente negativo sulla loro crescita, sotto il profilo sia fisico che psicologico, l’impegno della Fondazione attraverso il Bando “Sport” si è tradotto nella volontà di supportare la funzione di presidio educativo ed aggregativo delle realtà del Terzo Settore sul territorio, assicurando al contempo la più ampia accessibilità alla pratica sportiva, promuovendo inclusione e integrazione.
Va inoltre ricordato il sostegno all’iniziativa ora denominata “Apri…Pista”: nato originariamente quale progetto di alfabetizzazione motoria rivolto agli alunni della scuola primaria, nelle ultime annualità – anche in considerazione della recente evoluzione legislativa sulla progressiva obbligatorietà dell’educazione motoria nelle classi di scuola primaria – le azioni programmate mirano a rendere l’alunno protagonista attivo del suo percorso di crescita accompagnandolo verso l’acquisizione di competenze culturali, metacognitive, metodologiche, intrapersonali ed interpersonali che devono essere sviluppate in una prospettiva di apprendimento permanente in tutti i contesti di vita.

 Investimento complessivo nel 2023: € 360.000

Educazione, istruzione e formazione

Rimane prioritario sostenere la qualità inclusiva del sistema educativo del territorio, ponendo grande attenzione e impegno nei confronti delle situazioni di fragilità (disabilità, svantaggio sociale, povertà educativa, ecc.) e al contempo supportando situazioni di eccellenza e di innovazione, per rendere il sistema educativo all’altezza delle nuove sfide: per questo prosegue il lavoro della Commissione Sistema Scolastico, costituita dalla Fondazione, dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio di riferimento, nell’ambito della quale vengono rilevati bisogni ed emergenze, definite le priorità e stimolate le collaborazioni per un più incisivo e duraturo impatto sulle nuove generazioni. 

 

Investimento complessivo nel 2023: € 1.456.422

Valutazione d'impatto

Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) svolgono oggi un ruolo fondamentale per la costruzione del nuovo welfare di comunità, un modello di welfare che supera quello tradizionale, realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva. Tale modello, che porta il welfare ad essere un ambito produttivo in grado di generare occupazione, valore sociale ed economico, comporta la necessità di: interrogarsi sull’efficacia e sull’efficienza degli strumenti di intervento sociale attualmente in uso; promuovere l’autonomia delle persone; concorrere alla creazione di funzionali sistemi di governance comunitaria e di erogazione dei servizi.

All’interno di questo scenario evolutivo, il ruolo delle FOB si gioca principalmente su tre ambiti:

  • la promozione di percorsi di innovazione del sistema di welfare;
  • la costruzione di reti sociali;
  • l’amplificazione dell’impatto prodotto per la comunità.

È proprio all’interno di questa visione rinnovata rispetto al ruolo delle FOB che trova spazio la necessità di valutare le attività finanziate attraverso le risorse erogate dalle Fondazioni assumendo un differente punto di vista, quello cioè del cambiamento sociale generato. Con quest’ultimo concetto si fa riferimento alla trasformazione sistemica relativa a modelli di pensiero, relazioni sociali, istituzioni e strutture sociali che ha luogo attraverso un orizzonte temporale di lungo periodo. La capacità degli enti del Terzo settore di essere soggetti “trasformativi” rispetto a comunità e territori in cui operano, oggi, si collega principalmente alle modalità con cui tali realtà costruiscono valore attraverso l’attuazione dei valori identitari su cui vengono a costituirsi e ad implementare le proprie attività.

Coerentemente con questa interpretazione del tema, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha avviato un’attività di valutazione di impatto sociale rispetto al proprio operato con l’obiettivo di verificare le modalità e l’intensità delle azioni sostenute nel costruire un welfare di comunità, ovvero un sistema di welfare che, attraverso la risposta a questi bisogni sociali, al contempo rigenera i territori attraverso lo sviluppo di opportunità per le persone di ampliare le proprie possibilità (in termini sia economici che sociali) e garantisce la crescita di una società caratterizzata da benessere economico, relazioni sociali e qualità dei servizi offerti.

Valutazione di impatto del Bando “Territori di comunità – IV ed."

La IV edizione del bando “Territori di Comunità” ha sostenuto progetti di durata biennale per l’implementazione e il funzionamento di centri educativi e aggregativi, oratori e doposcuola sul territorio di riferimento. Con tale bando, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha voluto incentivare la promozione della costruzione di welfare di comunità attraverso il finanziamento di attività in grado di consolidare i legami sociali sul territorio di riferimento. Obiettivo principale è del bando è stato quello di contrastare la vulnerabilità, fenomeno crescente e caratterizzato principalmente da una scarsa densità relazionale ancor prima che da una mancanza in termini di risorse economiche, attraverso progetti volti ad affrontare i temi dell’intergenerazionalità, dell’educazione civica, dell’educazione alla cura del sé, dei luoghi e degli spazi in cui le attività si svolgono nonché dei beni comuni del territorio.

A tal fine, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, attraverso il bando promosso, ha cercato di facilitare il consolidamento delle reti esistenti ed incentivare la nascita di nuove in particolare attraverso i fattori relazionali, ovvero quegli elementi che determinano la capacità delle organizzazioni coinvolte all’interno della rete di cooperare e partecipare a forme aggregative qualificando la rete stessa. In tale ottica, i centri educativi e aggregativi, gli oratori ed i doposcuola sono stati concepiti come luoghi sul territorio dove creare occasioni nelle quali le giovani generazioni rivestono un ruolo centrale. I centri si connotano, infatti, da un lato, come luoghi in cui si realizza la convivenza di giovani portatori di grandi differenze – nazionalità, lingue, culture, religioni – e si sviluppano possibilità formative ed occasioni di svago (funzione aggregativa); dall’altro, come luoghi deputati all’intercettazione precoce delle situazioni di disagio per ridurre il rischio di esclusione sociale e di dispersione scolastica dei beneficiari (funzione preventiva).

Valutazione di impatto del Bando “Territori di Comunità – IV ed.”
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Valutazione di impatto del Bando "Generazione Over"

Il bando “Generazione Over” integra le classiche modalità di azione della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì sul tema invecchiamento della popolazione (finanziamento per il “Protocollo di intesa per il programma di sviluppo degli interventi di sostegno alla domiciliarità degli anziani nel territorio forlivese – assegni di cura” e progetto “Assistenza Domiciliare Alzheimer”) con l’obiettivo di rispondere in modo ancora più innovativo ed efficace ai bisogni emergenti di questa fascia di età. Consapevole della rilevanza del tema nonché delle dinamiche di cambiamento in atto nel contesto di riferimento – crisi del tradizionale sistema di welfare, riduzione della capacità di cura famigliare dovuta a minori risorse economiche e/o difficoltà nella conciliazione tempi di vita–lavoro, erosione delle relazioni sociali e di prossimità, ecc. – la Fondazione intende stimolare e supportare un’evoluzione delle modalità di azione dei soggetti operanti nel settore in chiave comunitaria. Il modello che si intende promuovere rientra nel quadro interpretativo del welfare di comunità, ovvero di un welfare realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva.

All’interno di questo contesto, il bando ha voluto perseguire un obiettivo macro legato al tema dell’anzianità attiva, premiando e sostenendo attività e servizi innovativi rivolti agli anziani che, se da un lato sono portatori di bisogni in termini di assistenza e cura (e relativa fruizione di servizi in tal senso), dall’altro possono ancora essere portatori di risorse inestimabili se collocati all’interno di un contesto relazionale adeguato. Gli obiettivi specifici perseguiti rispetto agli anziani beneficiari dalla rete di servizi ad alto impatto relazionale creata attraverso il bando “Generazione Over” miravano a:

  • una migliore partecipazione attiva alla vita comunitaria;
  • la costruzione di legami intergenerazionali;
  • l’attivazione di un sistema integrato con le famiglie e gli stakeholder pubblici e privati

Valutazione di impatto del Bando “Generazione Over”
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Valutazione di impatto degli assegni di cura

L'assegno di cura è un beneficio economico istituito dalla Regione Emilia-Romagna (L.R. 5/94) per sostenere e incentivare la domiciliarità come soluzione per le persone anziane (over 65) non autosufficienti, favorendo il paradigma della longevità attiva attraverso il raggiungimento o il mantenimento del più alto livello di autonomia e relazione possibile.
Nel periodo 2010-2019 il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì è stato pari a € 3.360.000, owero al 20% dei € 16.736.303 riservati alla misura.
Ciò ha permesso di contribuire a erogare 2.191 assegni di curaulteriori (23%) ai 7.146 finanziati grazie ai fondi pubblici (77%).

Valutazione di impatto degli "assegni di cura”

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