Arte, attività e beni culturali

Con l’intento di assicurare una continuità e una stabilità progettuale delle Grandi Mostre, l’esercizio 2022 è risultato particolarmente impegnativo per la realizzazione dell’evento espositivo “Maddalena. Il mistero e l’immagine”, allestito presso i Musei San Domenico. Questa grande mostra ha mirato a indagare, attraverso alcune delle più preziose e affascinanti opere d’arte di ogni tempo, dal III sec. d.C. al Novecento, il mistero irrisolto della figura di Maria di Màgdala. Un percorso grandioso che è iniziato dai precedenti iconografici di epoca classica pre-cristiana, centrati sull’estetica del dolore e la teatralità delle emozioni, lungo il Medioevo il Rinascimento e il Barocco, fino alle rappresentazioni ottocentesche e novecentesche nelle quali la figura di Maddalena è divenuta emblema della protesta e del dramma di un’epoca. L’arte, la letteratura, il cinema hanno dedicato alla figura della Maddalena centinaia di opere e di eventi.

Va sottolineato come l’evento abbia richiamato oltre 40 mila visitatori, nonostante il perdurare dei negativi effetti causati dal nuovo incremento dei contagi (che ha scoraggiato in particolare gruppi e scolaresche), le limitazioni imposte dai protocolli sanitari e, non da ultimo, il difficile scenario internazionale venutosi a creare in particolare a causa del conflitto in Ucraina.

Ancora una volta Forlì si è confermata quale importante centro culturale e l’esposizione è stata apprezzata da più parti, a livello nazionale e internazionale, come testimoniato dall’apposito rapporto predisposto da Civita che descrive così esiti e caratteristiche peculiari dell’esposizione: “il 39% dei visitatori è venuto per la prima volta in mostra, 2.000 di questi sono stati inglesi e francesi, mentre si conferma una quota elevata di affezionati. Oltre il 20% non era mai stato a Forlì. Più singoli che gruppi, a motivo del Covid, mentre il gradimento è - per generazioni - trasversale. Molto alto anche il target dei visitatori per livello di istruzione: il 51% dei visitatori sono laureati, il 10 % ha una specializzazione post-laurea, mentre il 31% ha un diploma superiore. Le visitatrici donne si confermano al primo posto con oltre il 60%. Va segnalato che la mostra ha anche attivato una speciale collaborazione con diversi musei civici: oltre alla collaborazione con i musei forlivesi vi è stata una speciale collaborazione con Faenza per promuovere il territorio e 71 sono stati poi i musei religiosi italiani collegati all’evento espositivo.”

Va segnalato che il 17 marzo scorso è stata inaugurata la nuova grande mostra “L’Arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968”, che sta già avendo notevoli riscontri e rimarrà aperta fino al prossimo 2 luglio.

Sempre nell’esercizio 2022 vanno menzionate le iniziative promosse nell’ambito del Bando dedicato agli eventi culturali collegati alla Mostra dedicata a Maddalena, che hanno avuto un particolare apprezzamento di pubblico negli oltre 60 eventi promossi in tutto il territorio di riferimento.

È proseguita la positiva esperienza di valorizzazione delle sale al piano terra del Palazzo di Residenza della Fondazione con un nuovo progetto “Abbecedario fotografico”, che ha avuto tra i suoi obiettivi l’educazione delle nuove generazioni all’arte e alle immagini: sono stati programmati numerosi incontri, una mostra/ atelier, letture interattive di albi illustrati, attività laboratoriali di educazione allo sguardo.

È stata inoltre confermata la scelta di destinare importanti risorse anche alle realtà culturali, musicali e teatrali del territorio: ad esse è stato riconosciuto un significativo apporto cifrandosi in circa 200 mila euro per la realizzazione di oltre 50 progetti. In questo modo si è cercato di mantenere elevato il livello qualitativo dell’offerta culturale del territorio, favorendo il coordinamento e la collaborazione tra le associazioni, puntando ad una innovazione culturale orientata verso le nuove generazioni, supportando la partecipazione di tutti gli attori sociali e di tutta la comunità nella creazione delle molteplici espressioni culturali.

È stata portata avanti anche la collaborazione con la Diocesi di Forli-Bertinoro per l’individuazione di progetti atti al recupero di beni ecclesiastici di rilevanza storico-artistica e di particolare interesse per la nostra comunità. Per tale finalità è stato destinato un importo complessivo di € 400 mila, utilizzato quasi esclusivamente per i lavori di restauro e consolidamento della Cattedrale di Forlì in previsione della ricorrenza del seicentesimo anniversario del miracolo della Madonna del Fuoco, che verrà celebrato nel 2028.

Infine nel 2022 è stato anche l’anno delle celebrazioni per il trentennale della Fondazione. In particolare sono stati realizzati per tale ricorrenza due eventi presso il Teatro Diego Fabbri, con un notevole riscontro di pubblico:

  • “Chiedi al Futuro. Storie di libertà e responsabilità”: oltre al Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e ai due Presidenti che hanno guidato la Fondazione dal 1992 al 2021, Piergiuseppe Dolcini e Roberto Pinza, sono intervenuti il presidente nazionale di ACRI Francesco Profumo, la responsabile per gli scenari economici e strategie settoriali di Cassa Depositi e Prestiti Simona Camerano, la prorettrice vicaria dell’Università di Bologna Simona Tondelli e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Le conclusioni sono state affidate all’attuale Presidente della Fondazione Maurizio Gardini. Ad aprire e chiudere l’incontro le musiche eseguite dal vivo da Marco Sabiu con il quartetto Mariquita. Moderatrice della serata è stata la giornalista Simona Branchetti.
  • Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Radio nazionale ucraina, diretta da Vladimir Sheiko, che ha lasciato il Paese per la prima volta dopo l’inizio della guerra, ma è una delle realtà culturali storiche, con quasi cento anni di attività e ben 60 strumentisti a cui si è unita per l’occasione la violinista Bogdana Pivnenko. L’evento ha inteso essere un atto di umanità, un gesto di solidarietà, un avvenimento di speranza che ha festeggiato in maniera significativa con le sue “note di pace” i trent’anni di attività della Fondazione.

L’investimento complessivo nel 2022 è stato di € 4.103.386

Ricerca scientifica e tecnologica

La Fondazione ha continuato a erogare importanti risorse al Settore “Ricerca scientifica e tecnologica” impegnandosi in particolare a sostenere le diverse progettualità promosse dal Campus forlivese di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Entro il 2023 è prevista finalmente l’ultimazione dei lavori di recupero e risanamento conservativo del Padiglione Sauli-Saffi, che in questo modo porta a compimento l’area del Campus Universitario di Forlì con la realizzazione di 2 nuove aule di lezione da 112 posti ciascuna e uffici per docenti, per un totale di circa 4.000 metri quadri. La realizzazione di tale opera avviene in particolare grazie all’accantonamento pluriennale (già concluso negli scorsi esercizi) di complessivi € 2,5 milioni a fronte di un costo complessivo stimato dell’opera di € 9,5 milioni, sostenuti in partenariato con Comune di Forlì e lo stesso Ateneo.
Il corso di laurea quinquennale in Medicina e chirurgia è già giunto al suo terzo anno, con il conseguente incremento del numero di studenti (ormai quasi 300), e si rileva in base alle evidenze pervenute come il processo di selezione nazionale, coniugato alle scelte individuali dei candidati, abbia portato a Forlì studenti particolarmente preparati e competitivi. Una novità anche per il presidio Ospedaliero Morgagni-Pierantoni è l’aver accolto i 95 studenti iscritti al terzo anno per svolgere il loro tirocinio: va quindi sottolineato come uno degli obiettivi fondamentale sia quello della creazione di un polo clinico-assistenziale romagnolo che rafforzi un’eccellenza già esistente in questo ambito.
Come già sottolineato, oltre a uno stanziamento pluriennale (fino al 2040) di complessivi € 14 milioni da parte della Fondazione, in questa operazione fondamentali sono state la sinergia e la capacità di aggregazione tra soggetti diversi che hanno mirato al medesimo obiettivo: oltre alla Fondazione, all’Ateneo bolognese e al Comune di Forlì, l’AUSL Romagna, l’Istituto Oncologico Romagnolo nonché alcuni lungimiranti imprenditori privati.
Nello scorso esercizio la Fondazione ha altresì confermato il supporto alla ricerca e alla offerta formativa del Campus forlivese, sostenendo per circa € 150 mila progetti riguardanti le diverse aree di sviluppo disciplinare fra le quali: l’area delle risorse digitali al servizio del patrimonio enogastronomico della Romagna; lo studio delle lingue per l’integrazione scolastica nella scuola per l’infanzia e nella scuola primaria; l’identità di gruppo e di genere, le regole organizzative e i comportamenti economici; le politiche macro e microeconomiche per la transizione energetica. Sono inoltre state finanziate due idee progettuali, una in continuità con il passato, vale a dire la WEBTV di Campus, e una relativa a una Visiting Fellowship nel Campus.
Per quanto riguarda i Dottorati, la Fondazione ha supportato quello in Scienze aerospaziali facente capo al Dipartimento di Ingegneria Industriale e il dottorato di Sociologia e Ricerca Sociale facente capo al Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia.
Sempre nel Settore “Ricerca scientifica e tecnologica” – e anch’esso, seppur indirettamente, collegato alla presenza universitaria in città – va citato il sostegno all’attività di Romagna Tech, ente accreditato come Laboratorio di Ricerca Industriale e Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico nell’ambito della Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna. Nata dalla convergenza fra Rinnova (ex Società strumentale della Fondazione) e Centuria, la Società promuove, accelera e genera processi di innovazione tecnologica con e per le imprese, in stretta collaborazione con i centri della conoscenza e con gli attori sociali del territorio per promuovere la cultura dell’innovazione come asset strategico di sviluppo.
Nel 2022 Romagna Tech, nonostante le difficoltà dovute alla sospensione di alcuni progetti regionali, ha svolto le sue attività attraverso un progetto sui nuovi materiali per la sostenibilità, sull’energia pulita, l’economia circolare e la transizione ecologica.
È stato altresì confermato il consueto supporto a Ser.In.Ar, che – oltre alle storiche funzioni di promozione, sostegno e qualificazione delle iniziative promosse sul territorio dall’ateneo bolognese – dal 2020 ha raccolto il testimone dalla preesistente I.S.Aer.S. Soc. consortile a r.l.. Tale ente, ora confluito nella Unità Operativa di Ser.In.Ar. ISAERS Forlì Academy AvioLab, ha come oggetto prioritario lo svolgimento di attività culturali, di formazione e aggiornamento professionale, di ricerca, di applicazione tecnologica e produttiva in campo aeronautico e spaziale e ha potuto contare anche nel 2022 sul consueto sostegno da parte della Fondazione.

L'intervento complessivo nel 2022 è stato di € 780.127

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa

Parte dello stanziamento pluriennale fino al 2040 per l’avvio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia risulta imputato in questo Settore, per un importo complessivo pari a € 309 mila nell’annualità in esame, analogamente a quanto già indicato nel Settore “Ricerca scientifica e tecnologica”.
Nell’esercizio in esame è inoltre proseguito l’impegno – per complessivi € 1,3 milioni nel quinquennio 2020-2024 – destinato a sostenere l’acquisizione da parte dell’IRST di Meldola di un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia oncologica.
La dotazione di strumentazioni e apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia da destinare alle strutture sanitarie del territorio di riferimento è da sempre una priorità per la Fondazione: solo negli ultimi 9 anni infatti, il totale delle erogazioni destinate a tale finalità ammonta a circa € 3,6 milioni.
Si evidenzia che nel corso del 2022 sono state valutate le offerte pervenute per l’acquisizione di un software dedicato di post-processing finalizzato ad implementare l’attuale RM-cardiaca in uso presso l’U.O. di Radiologia del Presidio Ospedaliero forlivese, grazie al quale si potrà qualificare la diagnosi clinica, migliorare le informazioni sulle quali è basato il follow-up dei soggetti seguiti ed effettuare ricerca clinica.
Nello scorso esercizio da parte dell’Azienda USL della Romagna sono altresì pervenute altre due richieste riguardanti attrezzature e strumentazioni innovative da destinare all’Ospedale G.B. Morgagni - A. Pierantoni di Forlì e in particolare:

  • Strumentazione di diagnostica precoce in endoscopia digestiva e trattamenti mininvasivi per via endoscopica da destinare all’ U.O.C. di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Forlì;
  • Tomografo a coerenza ottica del segmento anteriore da destinare all’ UOC di Oftalmologia di Forlì.

Si è quindi provveduto ad allocare apposite risorse per l’acquisizione e la successiva donazione all’Azienda delle sopraindicate strumentazioni.
Con riguardo al sostegno delle attività svolte dall’associazionismo socio-sanitario a favore della comunità, si registra una conferma dei contributi storicamente deliberati, con un importo complessivo nell’esercizio circa di € 150 mila.

L’investimento complessivo nel 2022 è stati pari a: € 853.420

Sviluppo locale ed edilizia popolare locale

Con l’assegnazione delle risorse del Bando Distretto 2021-2022 ai 16 Comuni del territorio di riferimento della Fondazione (escluso il Comune capoluogo) è stato ribadito l’impegno della Fondazione a favore della propria comunità, che nel corso delle diverse edizioni si è caratterizzato sempre più per una visione strategica del territorio: partecipazione, identità, sostenibilità rappresentano valori cardine per la Fondazione e i frutti dell’intenso lavoro svolto – non solo con le Amministrazioni comunali ma anche con una più ampia platea di attori sociali (Associazioni di categoria, altri soggetti for profit, Enti del Terzo Settore, altre istituzioni pubbliche, ecc.) – hanno costituito la miglior testimonianza del percorso sin qui tracciato. Con questi presupposti è apparso significativo proseguire il cammino sin qui percorso, confermando gli obiettivi e gli strumenti promossi nell’ambito dell’edizione 2021-2022 anche in quella 2022-2023 assegnandole un budget più significativo (€ 1,5 milioni). La nuova edizione del Bando, pubblicata il 16 dicembre 2022, è stata caratterizzata da due distinte opzioni di finanziamento (Linea A “Progettazione autonoma” e Linea B “Progetti di rapida cantierabilità”) e i relativi esiti saranno resi noti nel corso del 2023.
Un risultato di assoluta importanza è stato raggiunto con il riconoscimento dell’Area interna “Appennino forlivese e cesenate” all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), avvenuto a giugno 2022: già a partire dalla seconda metà del 2021, la Fondazione aveva sostenuto con forza la candidatura da parte di una rete di Comuni della montagna forlivese e ora le 9 Amministrazioni che hanno ricevuto questo risultato beneficeranno di risorse per complessivi € 4 milioni, cui si aggiungeranno le risorse regionali per l’Area Montana e Interna. La significativa azione di coordinamento svolta sul territorio dalla Fondazione ha raggiunto quindi un nuovo e apprezzabile traguardo, mostrando come grazie a una funzione di accompagnamento globale possano essere ideate, elaborate ed attuate progettualità complesse, innovative e tese a valorizzare il territorio con un approccio improntato alla sostenibilità, all’intersettorialità, alla creazione di valore durevole per la comunità e alla capacità di costruire reti e collaborazioni virtuose.
Nel Settore sono state ricomprese inoltre tutte quelle attività di promozione e marketing territoriale che valorizzano il nostro territorio e le sue potenzialità attrattive. Il Festival del Buon Vivere, giunto nel 2022 alla tredicesima edizione e svoltosi dal 17 al 25 settembre è stato incentrato sulle relazioni, più precisamente sul mettere «In relazione» le cose, le idee e le persone. Oltre ai numerosi eventi del Festival è stata particolarmente apprezzata l’esposizione fotografica “Civilization”: Vivere, Sopravvivere, Buon Vivere”, una rassegna di fotografia internazionale che ha affrontato temi del presente e del futuro del mondo contemporaneo, sempre più caratterizzato dai fenomeni della interconnessione e della globalizzazione. Dopo essere stata esposta a Seoul, Pechino, Auckland, Melbourne e Marsiglia, Civilization ha fatto tappa a Forlì nella sua forma più ricca e completa, confermando il ruolo di polo di produzione culturale che la città si è ritagliata negli ultimi anni nel circuito delle più importanti mostre fotografiche. L’esposizione è stata aperta al pubblico dal 17 settembre 2022 e la chiusura è avvenuta il 6 gennaio 2023, facendo registrare complessivamente 15.000 visitatori.
In questo ambito la Fondazione ha altresì proseguito e consolidato ancora di più la collaborazione con la Fondazione Casa Artusi per la creazione del primo centro di cultura gastronomica in Italia dedicato alla cucina domestica, sostenendo anche l’avvio di un progetto capace di valorizzare ulteriormente, in termini di promozione/marketing, il nome di Pellegrino Artusi come ambasciatore della cucina e, più in generale, dello stile di vita italiano nel mondo. È stato a tal fine data ampia visibilità nazionale alla realtà di Casa Artusi grazie alla trasmissione televisiva “Bellissima Italia - A caccia di sapori” realizzata da Rai2 che gli ha dedicato una intera puntata.
Nel gennaio 2022 è stato inoltre siglato il Protocollo d’intesa per il Polo Tecnologico Aeronautico-Spaziale forlivese. Il Protocollo è frutto di una sinergia fra Istituzioni (Comune di Forlì e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in primis) che si concretizza nell’area aeroportuale forlivese, probabilmente unica in Italia, che vede fianco a fianco, oltre all’Aeroporto Luigi Ridolfi (recentemente riaperto), l’Università di Bologna con i corsi di laurea in Ingegneria Spaziale e il Centro di Ricerca Ciri Aerospace, ISAERS Forlì Academy AvioLab (unità operativa di Ser.In.Ar., specializzata in alta formazione aeronautica), la sede di ENAV Academy, l’Istituto tecnico Aeronautico Francesco Baracca e la Scuola di Volo Professione Volare. Un polo che potrà essere potenziato e fungere da volano di nuovi investimenti per lo sviluppo del territorio romagnolo, i cui obiettivi puntano all’identificazione di un coordinamento territoriale, quale spazio per gli investimenti infrastrutturali e per l’integrazione fra ricerca, formazione, imprese e lavoro, che, tramite la propria azione, possa promuovere azioni di sviluppo ed opportunità di crescita e di occupazione a vantaggio dell’intero territorio romagnolo e regionale.

L’investimento complessivo nel 2022 è stati pari a: € 2.536.601

 

 

Volontariato, filantropia e beneficenza

In uno scenario profondamente provato dalle conseguenze di due anni di emergenza sanitaria e di un conflitto ancora in corso, la cooperazione tra tutti gli attori sociali è risultata più che mai importante per intercettare i bisogni della comunità locale e per riorganizzare strumenti e modalità di progettare, agire e operare. Sono stati perciò fondamentali il confronto e la collaborazione per la ridefinizione degli strumenti di contrasto alla povertà e al disagio sociale ( in particolare insieme al Comune di Forlì e alla Caritas Diocesana di Forli-Bertinoro), il sostegno alle realtà del Terzo Settore territoriali, al fine di poter proseguire, anche se con forme limitate o diverse, le proprie attività di volontariato e assistenza, essenziali per stare al fianco delle persone più fragili in questo momento di grande insicurezza generale. Sono stati quindi confermati nel Settore stanziamenti per oltre € 400 mila destinati a supportare le diverse situazioni di bisogno e disagio: la Mensa dei Poveri San Francesco, l’attività della Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì nonché il rifinanziamento del Fondo a sostegno degli oneri locativi. Come già sottolineato, l’attività di supporto a tali situazioni ha visto una forte interazione con le istituzioni locali, la cooperazione sociale ed il volontariato. Ne è un recente esempio l’apposito fondo, istituito dalla Fondazione in collaborazione con la Caritas, finalizzato a sostenere le spese di accoglienza nel territorio forlivese di profughi in fuga dall’Ucraina, gestito da una Commissione mista con il coinvolgimento anche delle realtà del Terzo Settore.
È stato inoltre previsto un apposito accantonamento pluriennale – di complessivi € 570 mila – per una nuova edizione del Bando “Territori di Comunità”: sempre con l’obiettivo di offrire ai bambini, ragazzi e giovani – dai 6 ai 17 anni – spazi e tempi, senso di appartenenza, stimoli per la partecipazione ed il protagonismo, questa settima edizione propone anche nuove modalità e piste di lavoro, anche alla luce dei cambiamenti e delle esperienze maturate durante la fase emergenziale della pandemia. Questa settima edizione del Bando ha inteso confermare l’impegno forte e profondamente sentito per le giovani generazioni: il welfare di comunità costruito nel tempo – grazie a tutti gli attori sociali coinvolti, enti beneficiari e partner, famiglie, istituzioni scolastiche, Enti e servizi locali, Fondazione – costituisce una base solida, forte e attivamente partecipata per (ri)partire con nuovi progetti che non siano solo per i bambini, ragazzi e giovani ma nei quali essi possano agire in prima persona da protagonisti, trasformando l’esperienza della pandemia in uno sforzo rigenerativo e di rinnovamento. Complessivamente, nell’ambito di questa edizione, sono stati sostenuti 12 progetti in rete, i cui capofila sono 5 Cooperative sociali, 4 Associazioni e 3 Parrocchie.
Nel contempo, potendo confidare sulla capillare e radicata presenza di realtà associative e volontaristiche, la Fondazione ha destinato altresì importanti risorse a sostegno di ulteriori 28 progetti nell’ambito del Bando annuale, per un importo complessivo oltre 400 mila euro. Tra questi: il progetto promosso da una rete di associazioni di volontariato che operano all’interno della Casa Circondariale di Forlì, che prevede azioni finalizzate a percorsi di reinserimento di detenuti ed ex detenuti; il progetto “Why Not” (promosso da una rete di cooperative sociali) per la costruzione di percorsi di autonomia, inclusione e sollievo per i disabili del comprensorio forlivese e per le loro famiglie; il progetto per l’inserimento lavorativo per persone fragili “Bottega Scuola Maglia Rosa Social Bike”.
Un altro importante tassello degli interventi attuati dalla Fondazione a sostegno dei giovani e del loro protagonismo è rappresentato dalla nascita del gruppo YEPP Forlì, già oggetto di un apposito stanziamento triennale. Dopo l’inevitabile blocco dovuto all’emergenza sanitaria, nel primo semestre 2022 il progetto ha preso finalmente avvio con la formazione degli operatori, l’aggancio dei giovani e la redazione del primo piano operativo. Tale strategia ha coinvolto in una sinergica collaborazione il promotore dell’iniziativa, cioè la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, insieme all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune e a YEPP Italia, contando al contempo anche su una rete di collaborazioni esterne di cui fanno parte il Campus Universitario, le Associazioni Studentesche, e i principali Centri di Aggregazione Giovanile della città. YEPP Forlì ha preso avvio con un team di operatori costituito da due facilitatori, un coordinatore e un’addetta ai rapporti con la Rete Territoriale, e ha presentato il progetto nascente sia alle Istituzioni Pubbliche sia agli altri attori variamente attivi (Centri di Aggregazione, Diocesi, Scout, e Associazioni), attraverso un incontro pubblico dedicato al tema della partecipazione giovanile. Il Gruppo di Supporto, strumento centrale per la progettazione partecipata con i ragazzi, si è formato progressivamente, nei mesi di febbraio e marzo, fino a raggiungere il numero di 15 partecipanti attivi, di età compresa fra i 17 e i 25 anni. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze dei giovani e la consapevolezza di sé, dei propri bisogni e di quelli del territorio per favorire il processo di advocacy, offrendo loro l’opportunità di far sentire la propria voce e contribuire allo sviluppo delle politiche giovanili.

L’investimento complessivo nel 2022 è stati pari a: € 2.460.034

Settori ammessi

Per quanto le risorse rese disponibili in questi Settori siano inferiori, per loro natura, a quelle attive nei Settori rilevanti, è il caso di segnalare come la metodologia adottata, con le dovute proporzioni, sia la medesima: progetazione articolata e finalizzata; compartecipazione; concentrazione di risorse.

Assistenza agli anziani

Parte delle risorse è stata impegnata a sostenere la domiciliarità degli anziani nell’ambito delle attività previste dal Piano Sociale di Zona attraverso lo strumento degli assegni di cura, assegnando così alle famiglie una centralità di tutto rilievo nel supporto alle esigenze di accudimento e di assistenza. Oltre a tale tradizionale strumento operativo, la Fondazione ha assegnato le risorse ai progetti finanziati nell’ambito della seconda edizione del Bando “Generazione OverAll”, finalizzato a promuovere il “welfare di comunità” attraverso il sostegno di attività e servizi innovativi rivolti agli anziani del territorio con uno stanziamento pluriennale di complessivi € 340 mila.

Investimento complessivo nel 2022: € 518.300

Attività sportiva

Anche nel 2022 la Fondazione, attraverso il bando “Sport”, ha inteso sostenere in particolare il rilancio dell’attività svolta dalle tante realtà sportive a favore dei più giovani, la cui operatività era stata duramente colpita dalla emergenza sanitaria, compromettendone l’importante ruolo territoriale di promozione di iniziative, di diffusione dello sport, di facilitazione dell’inclusione e coesione sociale, oltre che di sostegno alla crescita della persona e di adozione di stili di vita sani. In linea con gli scopi statutari, le azioni progettuali finanziate dalla Fondazione hanno avuto come prima finalità quella di attuare interventi mirati al sostegno dello sport inteso come pratica educativa continuativa e preventiva in grado di incidere significativamente sulla salute psico-fisica di tutta la cittadinanza partendo dalle generazioni più giovani. Un secondo aspetto riguarda la valorizzazione dello sport come strumento in grado di prevenire e combattere forme di marginalità e disagio sociale così come fattore di benessere, coesione e veicolo di valori. Va inoltre ricordato il sostegno all’iniziativa ora denominata “Apri…Pista”: nato originariamente quale progetto di alfabetizzazione motoria rivolto agli alunni della scuola primaria, nelle ultime annualità – anche in considerazione della recente evoluzione legislativa sulla progressiva obbligatorietà dell’educazione motoria nelle classi quarte e quinte – le azioni programmate mirano a rendere l’alunno protagonista attivo del suo percorso di crescita accompagnandolo verso l’acquisizione di competenze culturali, metacognitive, metodologiche, intrapersonali ed interpersonali che devono essere sviluppate in una prospettiva di apprendimento permanente in tutti i contesti di vita.

 Investimento complessivo nel 2022: € 360.000

Educazione, istruzione e formazione

Rimane prioritario sostenere la qualità inclusiva del sistema educativo del territorio, ponendo grande attenzione e impegno nei confronti delle situazioni di fragilità (disabilità, svantaggio sociale, povertà educativa, ecc.) e al contempo supportando situazioni di eccellenza e di innovazione, per rendere il sistema educativo all’altezza delle nuove sfide, alcune delle quali si sono manifestate con tutta la loro urgenza durante il periodo di emergenza sanitaria: per questo prosegue il lavoro della Commissione Sistema Scolastico, costituita dalla Fondazione, dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio di riferimento, nell’ambito della quale vengono rilevati bisogni ed emergenze, definite le priorità e stimolate le collaborazioni per un più incisivo e duraturo impatto sulle nuove generazioni. Con riferimento ai progetti sostenuti dalla Fondazione, si segnala che nel corso del 2022 le risorse sono state riportate ai livelli precedenti la situazione di inevitabile arresto dovuta all’emergenza sanitaria.
Va altresì ricordato, fra gli interventi del Settore, il Fondo a sostegno del sistema educativo, avviato nel 2012 in collaborazione con il Comune di Forlì e i gestori delle scuole paritarie, finalizzato ad offrire sostegno economico alle famiglie utenti delle scuole dell’infanzia comunali e private paritarie in situazione di disagio socio-economico e all’integrazione scolastica di minori con deficit. Per l’anno scolastico 2021/2022 – facendo seguito alla costante interlocuzione tra i numerosi attori sociali coinvolti – si è condivisa l’opportunità di sviluppare nuovi indirizzi operativi, orientati a “supportare il sistema integrato nelle impegnative attività di carattere gestionale e di progettazione educativa che dovranno essere svolte nei prossimi anni in attuazione delle norme e delle indicazioni nazionali e regionali in materia di servizi 0-6”. In particolare le risorse rese disponibili dalla Fondazione sono state finalizzate ad incrementare la disponibilità di posti nido presso strutture private accreditate a condizioni di accesso e frequenza pari a quelle stabilite per i nidi pubblici.

Investimento complessivo nel 2022: € 464.101

Valutazione d'impatto

Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) svolgono oggi un ruolo fondamentale per la costruzione del nuovo welfare di comunità, un modello di welfare che supera quello tradizionale, realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva. Tale modello, che porta il welfare ad essere un ambito produttivo in grado di generare occupazione, valore sociale ed economico, comporta la necessità di: interrogarsi sull’efficacia e sull’efficienza degli strumenti di intervento sociale attualmente in uso; promuovere l’autonomia delle persone; concorrere alla creazione di funzionali sistemi di governance comunitaria e di erogazione dei servizi.

All’interno di questo scenario evolutivo, il ruolo delle FOB si gioca principalmente su tre ambiti:

  • la promozione di percorsi di innovazione del sistema di welfare;
  • la costruzione di reti sociali;
  • l’amplificazione dell’impatto prodotto per la comunità.

È proprio all’interno di questa visione rinnovata rispetto al ruolo delle FOB che trova spazio la necessità di valutare le attività finanziate attraverso le risorse erogate dalle Fondazioni assumendo un differente punto di vista, quello cioè del cambiamento sociale generato. Con quest’ultimo concetto si fa riferimento alla trasformazione sistemica relativa a modelli di pensiero, relazioni sociali, istituzioni e strutture sociali che ha luogo attraverso un orizzonte temporale di lungo periodo. La capacità degli enti del Terzo settore di essere soggetti “trasformativi” rispetto a comunità e territori in cui operano, oggi, si collega principalmente alle modalità con cui tali realtà costruiscono valore attraverso l’attuazione dei valori identitari su cui vengono a costituirsi e ad implementare le proprie attività.

Coerentemente con questa interpretazione del tema, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha avviato un’attività di valutazione di impatto sociale rispetto al proprio operato con l’obiettivo di verificare le modalità e l’intensità delle azioni sostenute nel costruire un welfare di comunità, ovvero un sistema di welfare che, attraverso la risposta a questi bisogni sociali, al contempo rigenera i territori attraverso lo sviluppo di opportunità per le persone di ampliare le proprie possibilità (in termini sia economici che sociali) e garantisce la crescita di una società caratterizzata da benessere economico, relazioni sociali e qualità dei servizi offerti.

Valutazione di impatto del Bando “Territori di comunità – IV ed."

La IV edizione del bando “Territori di Comunità” ha sostenuto progetti di durata biennale per l’implementazione e il funzionamento di centri educativi e aggregativi, oratori e doposcuola sul territorio di riferimento. Con tale bando, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha voluto incentivare la promozione della costruzione di welfare di comunità attraverso il finanziamento di attività in grado di consolidare i legami sociali sul territorio di riferimento. Obiettivo principale è del bando è stato quello di contrastare la vulnerabilità, fenomeno crescente e caratterizzato principalmente da una scarsa densità relazionale ancor prima che da una mancanza in termini di risorse economiche, attraverso progetti volti ad affrontare i temi dell’intergenerazionalità, dell’educazione civica, dell’educazione alla cura del sé, dei luoghi e degli spazi in cui le attività si svolgono nonché dei beni comuni del territorio.

A tal fine, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, attraverso il bando promosso, ha cercato di facilitare il consolidamento delle reti esistenti ed incentivare la nascita di nuove in particolare attraverso i fattori relazionali, ovvero quegli elementi che determinano la capacità delle organizzazioni coinvolte all’interno della rete di cooperare e partecipare a forme aggregative qualificando la rete stessa. In tale ottica, i centri educativi e aggregativi, gli oratori ed i doposcuola sono stati concepiti come luoghi sul territorio dove creare occasioni nelle quali le giovani generazioni rivestono un ruolo centrale. I centri si connotano, infatti, da un lato, come luoghi in cui si realizza la convivenza di giovani portatori di grandi differenze – nazionalità, lingue, culture, religioni – e si sviluppano possibilità formative ed occasioni di svago (funzione aggregativa); dall’altro, come luoghi deputati all’intercettazione precoce delle situazioni di disagio per ridurre il rischio di esclusione sociale e di dispersione scolastica dei beneficiari (funzione preventiva).

Valutazione di impatto del Bando “Territori di Comunità – IV ed.”
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Valutazione di impatto del Bando "Generazione Over"

Il bando “Generazione Over” integra le classiche modalità di azione della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì sul tema invecchiamento della popolazione (finanziamento per il “Protocollo di intesa per il programma di sviluppo degli interventi di sostegno alla domiciliarità degli anziani nel territorio forlivese – assegni di cura” e progetto “Assistenza Domiciliare Alzheimer”) con l’obiettivo di rispondere in modo ancora più innovativo ed efficace ai bisogni emergenti di questa fascia di età. Consapevole della rilevanza del tema nonché delle dinamiche di cambiamento in atto nel contesto di riferimento – crisi del tradizionale sistema di welfare, riduzione della capacità di cura famigliare dovuta a minori risorse economiche e/o difficoltà nella conciliazione tempi di vita–lavoro, erosione delle relazioni sociali e di prossimità, ecc. – la Fondazione intende stimolare e supportare un’evoluzione delle modalità di azione dei soggetti operanti nel settore in chiave comunitaria. Il modello che si intende promuovere rientra nel quadro interpretativo del welfare di comunità, ovvero di un welfare realizzato da una pluralità di attori, sostenibile, equo, accessibile e promotore di comportamenti responsabili e di cittadinanza attiva.

All’interno di questo contesto, il bando ha voluto perseguire un obiettivo macro legato al tema dell’anzianità attiva, premiando e sostenendo attività e servizi innovativi rivolti agli anziani che, se da un lato sono portatori di bisogni in termini di assistenza e cura (e relativa fruizione di servizi in tal senso), dall’altro possono ancora essere portatori di risorse inestimabili se collocati all’interno di un contesto relazionale adeguato. Gli obiettivi specifici perseguiti rispetto agli anziani beneficiari dalla rete di servizi ad alto impatto relazionale creata attraverso il bando “Generazione Over” miravano a:

  • una migliore partecipazione attiva alla vita comunitaria;
  • la costruzione di legami intergenerazionali;
  • l’attivazione di un sistema integrato con le famiglie e gli stakeholder pubblici e privati

Valutazione di impatto del Bando “Generazione Over”
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Valutazione di impatto degli assegni di cura

L'assegno di cura è un beneficio economico istituito dalla Regione Emilia-Romagna (L.R. 5/94) per sostenere e incentivare la domiciliarità come soluzione per le persone anziane (over 65) non autosufficienti, favorendo il paradigma della longevità attiva attraverso il raggiungimento o il mantenimento del più alto livello di autonomia e relazione possibile.
Nel periodo 2010-2019 il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì è stato pari a € 3.360.000, owero al 20% dei € 16.736.303 riservati alla misura.
Ciò ha permesso di contribuire a erogare 2.191 assegni di curaulteriori (23%) ai 7.146 finanziati grazie ai fondi pubblici (77%).

Valutazione di impatto degli "assegni di cura”

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